E’ severamente vietata ai minori di anni 14, ai puritani, agli ecclesiastici in seminario e alle donne incinte.
L’autore si assume tutte le responsabilità di ciò che scrive e attende un listino prezzi accurato da fonti più esperte (zona Bologna).
Io non sono mai stato a puttane.
Nonostante io veneri De Andrè, il quale ha celebrato la prostituzione fino alle vette più alte della poesia, nonostante le donne mi piacciano e io inesorabilmente non piaccia a loro (e io stia dalla loro parte in questo), nonostante il fatto che in fondo in fondo non lo reputi così orribile concettualmente…….non sono mai stato a puttane….
Ho trent’ anni e non sono MAI stato a puttane!
Questo dovrebbe essere un punto d’onore, almeno per la moralità aleggiante, per i teneri cuori delle vergini sognanti, per i redenzionisti apocalittici, per gli impotenti invidiosi e le massaie telelobotomizzate.
Questo è sicuramente un punto di demerito, da parte della mia stessa razza umana, della vita, dell’esperienza e della curiosità.
Se viene chiamato "il mestiere più vecchio del mondo" un motivo c’è sicuramente…
In realtà facciamo tutti la faccia schifata, biasimiamo a testa bassa con salmodie giudicanti, ma poi TUTTI allunghiamo il collo quando sul marciapiede si apra il banchetto del "pelopossibile", e PARECCHI ,dopo aver accarezzato i figli sulla testa e averli messi nei candidi lettini, si armano di macchinone e vanno a scaricarsi le palle nel sudicio della nostra coscienza sociale….
Per assurdo, la classe più attaccata ai valori moralizzanti e all’inquisizione collettiva è anche un’assidua frequentatrice di ciò che disprezza in pubblico.
Chi disprezza compra?
Diciamo che quantomeno noleggia……
Effettivamente il mio cerebro razionale sa benissimo che l’equazione è vincente.
Tot soldi = tot prestazione sessuale.
Limpido.
E sabato sera la limpidità di questo concetto mi ha fulminato.
Ero su una panchina dei Giardini Margherita nella buia sera umida, con Bardo e consorte a chiacchierar di minchiate, proprio a ridosso del viale.
Sul viale era apparecchiata una fiera della carne di qualità ottimo-eccelsa, di quegli show che intasano il traffico e lasciano i finestrini picchiettati di colpi di pupilla e iridi spalmate.
Rumene mi dicono…..
Se il basso substrato guappo-coatto le avrebbe appellate in qualità di " fighe da sturbo" , la mia classico-romantica sensibilità già richiamava le forme armoniose del Canova, le plastiche turgidità Michelangiolesche o gli slanciati archivolti del gotico sacro…..
…in pratica il pene di chiunque avrebbe avuto medesima reazione e identico punto d’arrivo pur con percorsi tanto diversi.
Il soldatino calvo a tal vista non può che innalzare lo stendardo di priorità assoluta e intonare la carica.
Mentre si ciacchierava una delle suddette grazie del Canova (grazie al cazzo , credo…) penetra con un ipotetico cliente nel parco e sfila ancheggiando a pochi passi da noi, in direzione di non ben definita località boschiva d fratta ombreggiata.
La di lei camminata, amplificata dal vestiario succinto e accuratamente stilizzato, provocava una paurosa torsione della tessitura spazio-tempo.
Entro dieci metri da quella Giottesca espressione della carne che aveva per culo il tempo rallentava, in seguito perdeva di ogni significato, lo spazio iniziava uno sfaldamento a mosaico e tutto colava in una dimensione spiraleggiante di colori azzardati persino per camicie anni ’70…
(così ho capito dove sia finita la fauna animale che probabilmente un tempo avrebbe dovuto abitare il parco…..nella dimensione "camicie anni ’70"….!!!).
Al passaggio del celestial-deretano, comunque, il mio cerebro ha evacuato una frase attraverso la bocca:
"Non so cosa abbia sbagliato io nella vita ma devo averlo sbagliato TANTO!".
Questo perchè le divin-natiche avevano stappato la rete fognaria del subconscio, la quale riversava e tracimava liquami e scorie residue di un rapporto uomo-donna trentennale.
Il cerebro, seppur ottenebrato dal fondoschiena di una musa, era già partito per la sua equazione.
Il cliente era un anonimo testarasata giovincello che sfilava accanto alla femminile radiosità con una delle umane mani posta ben in vista sulla cupola dei nostri desideri.
Una mano UMANA su QUEL CULO!!!!!
A me pareva Galahad con in mano il Sacro Graal….l’umano che tocchi il divino!
"Potrei tocciare il dito nella sua trascendenza divina o virgo prudentissima???"
"Prego, faccia pure gentil messere, son 50 monete del regno!".
"Orpolà madama, sol 50 monete! Si figuri o divina che per il medesimo servizio le dame di corte richiedono devozione pluriennale con servizievole astinenza ed in molti casi senza speranza alcuna di goder del femminino sacro in guisa differente dallo spirituale contatto!"
"Oh accorato messere, si figuri che esse appellano NOI a MIGNOTTE!".
Il siparietto cerebrale era più o meno questo…
..ed il mio fido e combattivo soldatino calvo mi indicava le sfere a lui sottostanti e ad esse mi paragonava con veemenza.
In effetti non riusciamo spesso a farci felici l’un l’altro io e lui, se non dandoci UNA MANO…..
Però una cosa è vera…..ho sputato sangue e assaggiato morte per dei pupazzi femminili nemmeno paragonabili alla bozza di quello splendore a pagamento.
Fatiche che mi sono costate pezzi di anima, voglia di vivere e fiducia in me stesso e nel mondo, per la conquista di un pallido riflesso che inevitabilmente si negava.
Forse quel potere occulto ma ben utilizzato potrebbe essere ripagato con una diversa moneta, anzi proprio CON la moneta, e con costrizione e coercizione piegarlo alla volontà dei vilipesi.
Non del tutto inerme, solo volontariamente inerme.
Perchè "non è bello", perchè "fa triste", perchè "non ti ci vedo", perchè io, nell’immaginario cortese, sono un immacolato diacono del dialogo platonico.
Dovrei scendere le scale della moralità collettiva con piume di struzzo sulle spalle ed un tubino lucciante, cantando un languido blues.
Scendere gradino per gradino nei liquami, come l’UOMO ha fatto fin dall’alba dei tempi e disperdermi nella mia curiosità e tigna, in un abbraccio virale di umori ed odori che sanciscano la mia organicità innegabile, sfilando il trono da sotto la culo delle filosofie masturbatorie…..
…ora, se tutto va a puttane….
..PERCHE’ IO NO?
Alle scimmie Bonobo l’ardua sentenza….
"scusi…hem.signorina…….bocca…ehm…quanto?"
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